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Umberto Prencipe -Tra modernita e tradizione

 

 

 

Dal 28 febbraio al 22 giugno 2014 la Fondazione Ragghianti di Lucca ospita la mostra Umberto Prencipe e la Toscana. Tra modernità e tradizione, a cura di Teresa Sacchi Lodispoto e Sabrina Spinazzè. L’esposizione, nata dalla donazione di 54 opere prevalentemente di soggetto toscano che Giovanna Prencipe ha voluto fare alla Fondazione Ragghianti, prende in esame il rapporto dell’artista con il paesaggio e la scena culturale della Toscana.

Un rapporto che si svolge in tre diversi momenti della sua vita. Nel 1899, giovane pittore ancora in formazione presso l’Accademia di belle arti di Roma, l’artista trascorre un breve periodo estivo a Viareggio; tra il 1914 e il 1921 vive tra Lucca, dove insegna per un anno incisione al locale Istituto di belle arti, e la Versilia; tra il 1956 e il 1957, ormai anziano, soggiorna a Barga e a Saltino di Vallombrosa realizzando struggenti vedute.

È in particolare la stagione 1914-1921 quella più ricca di opere e di implicazioni. Si tratta di un periodo determinante, segnato dall’incontro con il pittore Alceste Campriani, allora direttore dell’Istituto di belle arti di Lucca, e artisti di cultura postmacchiaiola sensibili in quegli anni agli stimoli della cultura francese. Fondamentale anche l'amicizia con "il principe dei giornalisti italiani", Ugo Ojetti, vicino di casa a Forte dei Marmi, convinto sostenitore della necessità di conciliare la tradizione nazionale ottocentesca con la modernità cezanniana. Sono contatti densi di sviluppi, destinati a segnare nella pittura di Prencipe un deciso mutamento di rotta, ben evidente nei molti paesaggi realizzati nella campagna intorno a Lucca, Viareggio, Bozzano, Forte dei Marmi, Massarosa.

In mostra 109 opere, 54 di proprietà della Fondazione Ragghianti, le altre provenienti da collezioni private e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, dall’Archivio Umberto Prencipe, dal Museo nazionale di palazzo Mansi di Lucca, dalla Galleria d’arte moderna di palazzo Pitti di Firenze, dalla Galleria d’arte moderna di Roma Capitale e dalla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Viareggio.

Una sezione è dedicata agli artisti con i quali Prencipe è maggiormente legato durante gli anni toscani: Alceste Campriani, Moses Levy, Giuseppe Viner, Antonio Antony De Witt.

Cassa di Risparmio di Orvieto

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